RECENSIONE "HOKUSAI DAL BRITISH MUSEUM".

 

 

 "Visitare la mostra di  Katsushika Hokusai è una gioia per gli occhi e lo spirito".

 

Questa frase può riassume il pensiero generale dei visitatori che hanno avuto la fortuna di vederla al British Museum di Londra.

 

Al fine di rendere questa meraviglia disponile a tutti gli amanti dell'arte giapponese e non solo, è stato prodotto un bellissimo docu-film “Hokusai dal British Museum”che racconta l’arte e la vita dell’artista giapponese e guida lo spettatore attraverso le sale del museo londinese in occasione della mostra “Hokusai Beyond The Great Wave” .

 

 Il film evento, che in Italia è uscito solamente nelle giornate del  25, 26 e 27 settembre, è stato un viaggio all'interno dell’opera del maestro giapponese che ha ispirato numerosi artisti, tra i quali Monet, Van Gogh, Picasso e che è considerato a tutti gli effetti il padre del manga moderno.

 

In più per apprezzare al meglio le opere è stata usata la tecnica digitale in 8K che ha permesso di ottenere immagini ad altissima definizione, che hanno  consentito allo spettatore di ammirare e di “entrare” nei quadri di Hokusai per coglierne ogni minimo particolare.

 

La mostra viene raccontata da vari esperti, fra i quali Tim Clark, curatore della mostra al British Museum; Roger Keyes, grande studioso dell’arte del maestro giapponese; David Hockney e Ideguchi Yuki, artisti che ne hanno subito l’influenza.

Sostanzialmente il docu-film è diviso in due parti:

 

Nella prima parte viene raccontata la figura dell’artista giapponese; vengono analizzati e studiate molte sue opere – fra le quali, ovviamente, la famosissima Grande onda – e numerose stampe delle due serie dedicate al Monte Fuji, la montagna simbolo del Giappone, centro dell’universo per il mondo nipponico: quasi una divinità da venerare.

 

Emozionante la visione di alcune stampe del vulcano – in particolare il Fuji rosso e il Fuji rosa.

 

 In questa prima parte apprendiamo le tecniche pittoriche del maestro, che ebbe una vita costellata da successi e fallimenti, spesso colpita da tragedie come la morte della moglie, un ictus e la povertà trascorsa in compagnia della figlia Oi.

 

Nella seconda parte, il documentario ci accompagna nelle sale della mostra del British Museum dove, a illustrare le opere esposte, oltre ai già citati Tim Clarke e Roger Keyes vi è un gruppo di studiosi dell’arte e di artisti, tutti innamorati delle opere di Hokusai; 

 

Per noi di Nerd Station, “Hokusai dal British Museum”, è uno dei migliori documentari d'arte usciti negli ultimi anni e lo approviamo a pieni voti.

 

Certo, stiamo sempre parlando di un documentario sull'arte giapponese che non ha tutti può interessare, ma l'approccio utilizzato è leggero, con pochi tecnicismi e il documentario ne guadagna in interesse, appeal ed empatia con chi lo guarda.

 

Voto di Nerd Station: 8

 

Recensione di Paolo Giorgi